Che cosa è la calce?
La calce, ed i prodotti derivanti dalla lavorazione del calcare, sono tra i materiali più antichi utilizzati dall'uomo in una molteplice gamma di applicazioni, e rappresentano tutt’oggi gli elementi essenziali in diversi processi industriali.
La parola "calce" si riferisce ai prodotti derivati dal calcare calcinato, come la calce viva e la calce spenta o idrata. Il calcare, estratto da cave e miniere in tutto il mondo, è una roccia sedimentaria presente in natura e contenente alti livelli di calcio e / o carbonato di magnesio e / o dolomite (carbonato di magnesio e calcio), oltre a piccole quantità di altri minerali. I termini di calce viva e calce spenta si usano, quando si vuole specificare la presenza del solo calcio, mentre si distinguono in ‘calci calciche' (CL) e le ‘calci dolomitiche' (DL) quando si vuole specificare la presenza del calcio e del magnesio combinati.
Ciclo di lavorazione della calce
La selezione del calcare è di particolare importanze per la produzione della calce; i calcari più idonei devono avere un alto contenuto di carbonati e contenere basse percentuali di impurità, soprattutto di natura argillosa, non superiori al 3 %.
Il calcare, grossolanamente frantumato, viene introdotto nei forni ad una temperatura all’incirca di 900 °C dove viene riscaldato gradualmente. In questa fase il carbonato di calcio si decompone in ossido di calcio (calce viva) e anidride carbonica.
Per ottenere la calce idrata, l’ossido di calcio deve subire una reazione di spegnimento. La calce viva, a contatto con l’acqua reagisce sviluppando calore e si trasforma in polvere bianca . Lo spegnimento viene effettuato per aspersione ossia l’ossido di calcio viene frantumato in dimensioni fini, trasferito tramite un nastro trasportatore dove avviene lo spegnimento tramite degli spruzzatori che uniformemente bagnano il prodotto, ulteriormente frantumato dalla reazione. Dopo tale reazione si ottiene una polvere fine che viene suddivisa in base alle varie granulometrie.